a cura di Alberto Cipriani, Andrea Ottanelli, Carlo Vivoli, Gli Ori, 2012. (in collaborazione con Società Pistoiese di Storia Patria)

Il volume ripropone gli atti del convegno di studi sul Risorgimento tenutosi a Pistoia tra l’11 e il 13 novembre 2010. Giorgio Petracchi – presidente dell’Associazione Storia e Città – spiega che il Risorgimento «è stato opera di esigue minoranze di intellettuali, frutto di intrighi, di cospirazioni e trame settarie. Tutto ciò è confluito in una guerra di conquista vinta dal Piemonte, il quale è riuscito ad annettersi gli altri Stati Italiani, con l’aiuto di alcune potenze straniere. In quest’ottica il passaggio dagli Stati preunitari all’Unità è visto, perciò, come forzato e mal riuscito, soprattutto perché si sarebbe realizzato in assenza di qualsiasi consenso e appoggio popolare al processo unitario. Questa pubblicistica, con un’operazione assolutamente riduzionistica, parla perciò di “Risorgimento immaginario”. Tuttavia, ad onta delle sue posizioni polemiche, tale pubblicistica qualche merito l’ha pure avuto. Se non altro ha stimolato una maggiore percezione storica del processo risorgimentale; ha portato a riconsiderarne non solo le criticità, ma anche quei valori, che non vanno dati per scontati, ma meglio esplicitati, che hanno portato al conseguimento dell’Unità nazionale: indipendenza e unità, libertà e modernità, Stato laico e senso dello Stato. È questo lo spirito che ha animato la Società pistoiese di storia patria e l’Associazione Culturale Storia e Città, nel concepire questo convegno, che è stato organizzato con intenti non celebrativi, che sarebbero anacronistici, ma con spirito storico-critico. E con l’auspicio che la sua impostazione scientifica sia in grado di rielaborare criticità e valori esaminandoli nel contesto locale in un unico racconto nazionale».

Menu